“È lo spirito che dà la vita”, questo era il titolo del ritiro regionale pasquale che abbiamo vissuto a Santa Maria degli Angeli lo scorso 4-5 maggio.

Lo Spirito ci dà la vita, ma come possiamo verificare se la accettiamo questa vita?

Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di séquesti sono i frutti visibili di una vita data dallo Spirito.

Il ritiro è iniziato proprio con un’esperienza che ci ha fatto vedere chiaramente questi frutti: siamo andati al Serafico di Assisi. La responsabile dell’istituto ci ha raccontato un po’ di quella realtà di amore dove Papa Francesco stesso ha detto di aver visto il volto di Cristo quando è andato in visita.

Abbiamo avuto l’opportunità di celebrare la messa insieme ai ragazzi del centro e di essere travolti dalla loro bellezza, gioia nella lode e amore.

Vedere come loro aderiscono al Risorto e vivono l’eucarestia è stata una cartina tornasole che ci ha permesso di porci delle domande: quanto mi abbandono a Lui? sono in grado di amare incondizionatamente?

Lì, nella quotidianità di queste persone, abbiamo avuto la Grazia di poter comprendere che Dio è Amore. Come diceva la preghiera con la quale si è concluso il ritiro, solo se comprendiamo questo pienamente “per vivere le nostre relazioni in modo vero sincero e totale, possiamo compiere passi importanti verso la nostra vocazione.”

Come i discepoli di Emmaus lo abbiamo riconosciuto Risorto in mezzo a noi e poi Lo abbiamo potuto incontrare personalmente con la veglia e l’adorazione notturna. Siamo riusciti a mettere da parte la frenesia delle nostre giornate e porci in una relazione a tu per tu con Dio nel silenzio e nel buio della notte cercando La sua luce.

Al termine di questi giorni non ci resta che ricercare il passaggio dello Spirito ed i suoi frutti nella nostra quotidianità grazie all’aiuto dell’esperienza vissuta, della catechesi di Fra Rosario e della Parola.