Dal 27 al 30 agosto si sono svolti gli “Esercizi Spirituali” per tutte le Fraternità Francescane dell’Umbria. Anche questo anno siamo andati fuori regione: a Loreto, dove abbiamo trovato un clima di accoglienza eccezionale. Ci si è sentiti veramente accolti ed amati da tutto lo staff. Padre Alessandro in testa, fino all’ultimo volontario, si sono prodigati per farci stare bene. E bene lo siamo stati davvero.

 

Gli “esercizi” sono stati predicati sapientemente, ognuno di noi è stato guidato a cercare di capire i suoi “patti falsi”, che portano alla divisione con se stessi, e ci separano dagli altri, isolandoci. Padre Alessandro ha analizzato alcuni brani del Vangelo di Luca, con meticolosità da certosino, parola per parola, per spiegare cosa è la misericordia, e cosa vuol dire essere misericordiosi.

Conciliare e conciliarsi con se stessi e con gli altri , genitori compresi, porta ad essere misericordiosamente risolti e liberi di donare amore. Il sapere di essere accettati così come si è, dandoti la consapevolezza di essere amato, ti rende capace di donare , a tua volta, amore.

Gesù è venuto a mostrarci il volto misericordioso del Padre; questo ha raccontato Luca nel suo Vangelo; questo dobbiamo testimoniare con la nostra vita, senza scissione tra testa e cuore.
Il silenzio che seguiva al termine di ogni “catechesi” faceva parte della catechesi stessa, la continuava e produceva profonde riflessioni esistenziali. D’obbligo, ma sempre gratificante la visita alla Santa Casa, dove si è potuto celebrare la S. Messa. La Figura di Maria, che con il Suo ” Si ” ha rinunciato ai Suoi sogni, superando anche ogni paura, è stata posta a modello da seguire.

Il pellegrinaggio a Forano, terra dei Fioretti, è stato un altro momento arricchente, grazie anche alla presenza di Sua Eminenza Angelo Comastri, che nella Sua Omelia ha esaltato la bellezza e la gioia del vivere; parole che oggi hanno perso di significato.

Ci sono stati regalati anche momenti piacevoli e sorprendenti come sabato sera: Padre Alessandro e Suor Armanda in testa, con tutto il gruppo dei collaboratori e volontari , hanno dato vita ad un vero e proprio spettacolo facendoci trascorrere momenti di simpatica ilarità.
Da non dimenticare l’unzione con unguento di “nardo” (in riferimento all’episodio raccontato nel vangelo di Luca ), e l’esposizione della Reliquia di S. Giovanni Paolo II.

Concludendo sono stati “esercizi” profondi, proficui, ed anche divertenti. Ognuno ha avuto l’opportunità di fare le personali riflessioni, di mettersi in discussione, di sciogliere qualche nodo, grazie anche alla disponibilità di ascolto di Padre Alessandro, che si è messo a disposizione, per i colloqui personali, fino a tarda serata.

Un sentimento che mi porto? La gioia di esserci stato!

Luciano Liotta