Più di cento francescani secolari hanno partecipato alla giornata regionale di formazione e alla presentazione del nuovo testo redatto dall’OFS d’Italia al quale hanno lavorato Antonio Calderone, Luana Donati, Carlotta Fonda, Alfonso Petrone e fra Giorgio Tufano. L’incontro si è tenuto nella sala delle conferenze del convento dei frati cappuccini di Spoleto. Nell’aprire i lavori il ministro regionale Alberto Ridolfi, osservando compiaciuto l’ampio salone, ha esordito con una battuta: “ E’ un buon segno: mancano le sedie! Mi rendo conto che il fine vero di questo incontro, è sì la formazione, ma soprattutto è il piacere di stare insieme. Fino a qualche anno fa, la vostra presenza proprio qui a Spoleto, non era mai stata così massiccia. Riscopriamo allora la nostra vocazione missionaria ben visibili e innamorati della nostra madre Chiesa”.

Nella prima parte del convegno Ivana Stella, responsabile regionale della formazione, suscitando una profonda attenzione, ha parlato sorretta da una puntuale documentazione visiva, della formazione cristiana nel cammino dei francescani secolari. Quindi fra Luigi Biscarini ha illustrato il sussidio di formazione permanente 2012-2013 “Novità dell’annuncio e vita di fede”. Com’è sua abitudine, Biscarini (presidente di turno della conferenza degli assistenti regionali) non ha usato mezzi termini. Occorre passare – ha sostanzialmente detto – dalla fede parolaia a quella che crea e che produce impegno anche nella vita politica: c’è un’emergenza educativa in ogni strato della società. L’imperativo categorico è di mettere al primo posto il bene comune. Gli ha fatto eco fra Francesco Sansone che ha richiamato alla responsabilità comune non solo i frati, ma anche i laici “che non sempre sono disponibili”.
Nel pomeriggio dopo la Messa concelebrata da Francesco Sansone e Luigi Biscarini, assistiti dal diacono permanente Ideale Piantoni, viceministro regionale e viceministro della fraternità ternana di San Giuseppe, lo stesso Ideale ha ampiamente illustrato il delicato rapporto tra Chiesa e laici, nel divenire dei frutti prodotti dal Concilio Vaticano II.

        Aristide Radicchi