Maria Santissima, madre mia e madre nostra: madre diletta di Gesù. Ascolta la nostra preghiera. Salva la nostra Maria. Domenica, quarta di Pasqua, ho visto per la prima volta sul letto di rianimazione all’ospedale di Terni il volto tumefatto di Maria. Mi aveva accompagnato mia moglie Francesca e mi aveva “istruito” sulle modalità di accesso ai visitatori, il figlio Daniele. L’ho guardata come tu guardasti il Tuo figlio in Croce. Ho sentito nella mente un dolore fortissimo che mi ha appannato lo sguardo. Perché è successo che a Maria le accadesse di subire tanta devastazione? Che hai voluto dirci, Maria Santissima!.. Fa’ che noi comprendiamo il tuo volere e che tanta sofferenza produca tanta unione nell’intero Ordine francescano. Madre, madre nostra: la tua figlia Maria è ai tuoi piedi, e noi siamo con lei. Non lasciare che ci abbandoni: guariscila! Non lasciare che i suoi tre figli ne siano privi: ridonale la luce dell’intelletto. E soprattutto consenti che torni tra noi per farci ascoltare il suo canto. Io e Francesca abbiamo appreso da lei quel canone di Taizè perché “nulla ci turbi… solo Dio basta”.

Aristide per il consiglio regionale Ofs