Cara Maria, cara sorella nostra. Ogni momento della giornata io lo dedico a te. Non faccio altro che pensarti. Vado indietro negli anni. Ma poi ti vedo che sparisci nel vuoto. Credo che dopo l’urto che ti ha fatto precipitare verso il fiume sottostante, tu abbia fatto in tempo a pregare, a pensare a tutti noi e alla tua famiglia.

Sei caduta nella dimensione dell’incredibile, nel silenzio del dolore percepito, nella trasparenza della volontà di nostro Signore. Che tu avevi pregato nella Pasqua, che tu avevi voluto nel cuore, meditando il Suo sacrificio per Amore.
Io, Maria, ti conosco da sempre. Insieme abbiamo tanto lavorato per l’unità dell’OFS. Ma nessuno di noi ha lavorato più di te. Tutti ti dobbiamo eterna riconoscenza per i tuoi sacrifici; e tutti adesso sentiamo il rimorso di non averti aiutato come avresti voluto. Adesso, amica mia, stai lottando tra la vita e la morte. Noi preghiamo il Signore perché tu viva, perché tu riprenda il cammino con la stessa lucidità e la sofferta energia che hai sempre dimostrato.
Noi tutti adesso “pretendiamo” di essere ascoltati, di essere esauditi dalla schiera degli Angeli, dal nostro Serafico Padre, da Gesù il Cristo, da sua madre Maria Santissima, dal suo castissimo sposo San Giuseppe, dall’Altissimo e misericordioso Dio e da colui che ha amato tutti, il “Santo subito” e dal primo maggio Beato.
Maria, sorella nostra amatissima, torna presto con noi con il tuo sorriso, con la folta chioma al vento, brillante e devota nella preghiera, armoniosa nel canto, vigorosa nel fare, grande esempio per tutti noi di devozione e di attaccamento al dovere. Amen, amen, amen!

Aristide per il Consiglio Regionale.