Segnali luminosi dalla unificazione dell’Ordine francescano secolare e della Gioventù francescana. E più che di unificazione è proprio il caso di parlare di “comunione”. Lo hanno dimostrato a Foligno Ofs e Gifra nella Giornata di fraternità tenutasi domenica 14 novembre, trentatreesima del tempo ordinario, nell’ Oasi di San Francesco sul colle dei Cappuccini.

C’erano tutti i frati assistenti delle “obbedienze” del primo Ordine con oltre 150 presenze dalle fraternità umbre che hanno gremito il pur ampio salone delle conferenze. I rispettivi consigli regionali hanno offerto alla comune meditazione le vite straordinarie di due donne terziarie: Elisabetta e Rosa, l’una patrona dei fratelli adulti, l’altra dei giovani. Maria Blasucci Ciri e Letizia Cacciavillani, alla guida dei rispettivi consigli regionali, hanno tratteggiato gli elementi in comune alle due sante, entrambe morte molto giovani: l’una a 24 anni, e l’altra a 18 sopravvissuta miracolosamente ad una grave malformazione fisica. “Entrambe innamorate di Gesù – ha detto Maria Ciri – mostrando fin da piccolissime grande fede e  determinazione alla sequela del Signore. Spendono la loro breve vita per la pace e la giustizia sociale. Compiono la loro missione lasciando una grande traccia nella storia della Chiesa e dell’Ordine. Elisabetta principessa, Rosa figlia del popolo, vestono l’abito del terz’ordine francescano dedicandosi ai poveri e agli indifesi”.
Letizia Cacciavillani ha esordito con un’esclamazione di benvenuto: “E’ bello vedere che si è sempre più numerosi durante questi momenti in cui Gifra e Ofs si incontrano e hanno l’occasione di conoscersi sempre più, e questo perché sta prendendo sempre più forma la consapevolezza di essere un’unica famiglia, non slegata, ma in cammino insieme nella stessa direzione”. Ha poi aggiunto  che i giovani dovranno prendersi cura dei più piccoli, cercando di vivere la realtà degli Araldini.
Nel pomeriggio, dopo la liturgia presieduta dall’assistente regionale di turno, padre Francesco Sansone ofm, e concelebrata con altri sei sacerdoti francescani, il segretario del Consiglio regionale Ottavio Turrioni ha rifatto la storia del tentativo di collocare a Piandarca di Cannara, lungo l’incontaminato sentiero della “Predica agli uccelli”, qualcosa come 4370 pannelli fotovoltaici. Tentativo fallito per la forte mobilitazione dei francescani, e per gli interventi delle autorità ecclesiastiche, del comitato cittadino da lui presieduto, dalla stampa regionale e nazionale. Ma soprattutto – egli ha voluto sottolineare – dal miracoloso intervento di San Francesco – che “non ha permesso lo scempio”. Ha poi ricordato che per ringraziare il Santo ci sarà il 30 novembre in Assisi una serata di preghiera sulla tomba del Poverello.

Aristide Radicchi

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