Il 14 Marzo,presso la struttura di Villa Spirito Santo di Terni,si è tenuto il ritiro quaresimale delle fraternità di Terni,organizzato dalla fraternità di San Giuseppe Lavoratore. Erano presenti 40 fratelli,tra cui,per la prima volta,la fraternità di S. Maria della Misericordia di Borgo Bovio con la neo-ministra Rita Bendini.

Grande la gioia per averli avuti con noi. La preghiera delle lodi ha dato inizio alla giornata,è seguita la catechesi di padre Emanuele D’Aniello,assistente spirituale della fraternità di San Giuseppe. Il tema ha riguardato il Vangelo di Marco (11,1-19).
I punti salienti trattati sono stati la rivisitazione e il significato più profondo di alcuni simboli del brano evangelico:l’asinello,il fico seccato e il tempio.
La figura dell’asinello,che porterà Gesù a Gerusalemme per la Pasqua, rivela l’immagine di Dio che ha un amore fedele,di servizio,di pazienza e d’impegno totale e gratuito. In questa circostanza,i discepoli compresero le parole di Gesù e ubbidirono senza riserve,contrariamente a quanto avevano detto e non compreso sulla barca a proposito della mancanza del”pane”(Mc.8,16-21).
L’immagine del fico seccato: Gesù ha fame,cerca i frutti del fico ma non ne trova. Gesù ha fame del nostro amore,ha fame di noi. Il fico seccato siamo noi che non rispondiamo all’amore gratuito di Dio e abbiamo solo foglie.Noi viviamo soprattutto per apparire,siamo preoccupati di noi stessi, della forma.Se facciamo opere ,digiuni,corpose preghiere e belle liturgie e ce ne vantiamo,il nostro amore per Dio ha una base fragile e,come le foglie,queste nostre azioni cadono…e Gesù muore giusto,ingiustamente condannato dalla giustizia dei giusti:mangione e beone,posseduto dal demonio,bestemmiatore,trattato da malfattore e pietra scartata;Egli così muore in croce per la nostra salvezza affinchè possiamo portare frutti.
Il Tempio,era centro di vita sociale e di scambi,oltre che di culto.Gesù scaccia i mercanti e rovescia i tavoli;questo gesto sta a significare che Gesù vuole cambiare il nostro modo di essere e cancellare le false immagini che abbiamo di Dio. Egli non è un centro di potere,di dominio,Dio è quell’asinello che serve,che è fedele,che è umile e il suo amore per noi non è oggetto di scambio,non si fa del bene per comperare il Paradiso e non si fa del bene per non andare all’inferno o per tenere Dio “buono” ,perchè se si agisce così si ha un’immagine falsata e perversa di Dio. L’AMORE MERITATO NON E’ AMORE,AMARE PER INTERESSE è il peccato più grande,è la peggiore offesa che possiamo fare a Dio,è la tentazione di satana che ci spinge a credere che Dio sia”cattivo”.E’ necessario ,perciò,entrare nella logica dell’AMORE GRATUITO E RECIPROCO tra padre e figlio;è bene entrare e rimanere in”comunione” con il Padre e sentirci AMATI E PERDONATI e come Lui lo fa con me, io lo faccio con il fratello e diventiamo così figli di Dio e la preghiera trasforma la nostra vita, per cui ciò che chiederemo con amore di figlio,e non di servo,l’otterremo.
Nell’omelia al Vangelo sulla parabola del Padre Misericordioso,Padre Emanuele ha precisato che essa rappresenta ognuno di noi; quando sbagliamo, fuggiamo e quando rimaniamo accanto al Padre lo facciamo per essere ammirati o per dovere rifiutando di chiamare padre DIO e riconoscere fratello colui che torna.IL VITELLO s’è offerto perchè noi entriamo nella festa:siamo amati di un amore infinito. Chi LO esclude,proprio nell’esclusione capirà il SUO amore,più l’uomo produrrà scarti più DIO recupera e dà la vita. Farsi spazzatura è il luogo dove Dio ci ama più profondamente(cfr.”la vera letizia”San Francesco).

Buona Pasqua a tutti.

Che il Signore ci dia pace e faccia risplendere su di noi il suo volto!                  
                                                                                                                                      Maria Luisa Cammarota (ministra ofs San Giuseppe).