GINEVRA –  Attacco dell’Onu alla strategia dei respingimenti di migranti.

L’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, “abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale”. Mentre la maggioranza respinge le accuse e l’opposizione critica, la Farnesina sottolinea che il richiamo non è rivolto all’Italia. Intanto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita a non aver paura dell’immigrazione.

ONU, MIGRANTI TRATTATI COME RIFIUTI PERICOLOSI – L’Alto commissario cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che “in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi”. Oggi, aggiunge, “partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d’aiuto, in violazione del diritto internazionale”.

FARNESINA, RICHIAMO ONU NON RIVOLTO A ITALIA – Le parole della rappresentante delle Nazioni Unite infiammano la polemica tra maggioranza ed opposizione e la Farnesina interviene per precisare. “Il richiamo alle violazioni del diritto internazionale – si legge in una nota – non è evidentemente rivolto all’Italia”. Infatti, sottolinea il ministero degli Esteri, “le regole del diritto internazionale costituiscono il caposaldo dell’azione del Governo italiano, che promuove ed auspica un impegno comune affinché vengano da tutti rispettate e tutti facciano la loro parte”. Si ricorda quindi che “l’Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo”.