Il 25 maggio 2019 la fraternità OFS, Ordine Francescano Secolare di Bastia Umbra, ha organizzato un incontro presso la chiesa collegiata di Santa Croce, per ricordare le figure francescane che, nel corso della storia, hanno lasciato la loro impronta nella nostra città.

Ma soprattutto si è pubblicamente intitolata la Fraternità al Beato Corrado da Offida, per rivalorizzare la figura di questo frate francescano, grande evangelizzatore, venuto a Bastia Umbra nel periodo dell’Avvento, per predicare la Parola in vista del Natale e qui incontrò la morte il 12 dicembre 1306.

Con grande gioia la fraternità ha condiviso con i presenti questo momento, che verrà ricordato, attraverso una pergamena che la vice Ministra dell’ OFS Regionale, Paola Fuciletti, ha consegnato alla fraternità.

Dopo una breve storia dell’attuale fraternità fondata il 28 maggio 1924 dalla Curia Vescovile di Assisi, presentata dalla responsabile della formazione Marinella Amico, si è passati alla presentazione dell’ OFS da parte dell’attuale Ministra Daniela Piselli. Successivamente l’esperta di storia dell’arte, Teresa Morettoni, ha tenuto una conferenza sulle opere francescane presenti nel territorio bastiolo e di quelle presenti nella chiesa museo di S. Croce.

Ricordiamo, per chi desiderasse partecipare, che gli incontri dell’OFS si svolgono in parrocchia, presso la sala don Luigi Toppetti, il primo e l’ultimo lunedi del mese alle ore 16,00 (17,00 durante l’ora legale).

Per informazioni: Ministra Daniela Piselli 391 169415 – Resp. Formazione Marinella Amico 347 1586308

La nostra storia

Dai registri in nostro possesso risulta che l’attuale fraternità di Bastia Umbra fu fondata il 28 maggio 1924 dalla Curia Vescovile di Assisi. Nel tempo è stata frequentata da un bel numero di persone. Quando si riunivano, risultava una presenza di 45/50 professi.

Verso la metà degli anni novanta, la ministra della fraternità Giorgia Zocchetti in servizio sola, perché le consorelle che formavano la fraternità, erano o decedute o malate al punto che non uscivano più di casa; non meglio stava il padre spirituale, frate minore della Porziuncola di S. Maria degli Angeli, P. Antonio Farneti. Così gli incontri non si tenevano più.

Poi grazie alla buona volontà di alcune persone che si sono date da fare, insieme ad un frate minore di S. Maria d. Angeli P. Giorgio Roussos e a due membri della fraternità di S. Maria d. Angeli, precisamente Amneris Marcucci e Alfredo Bolletta, molto preparati sulla Parola e sulla Spiritualità Francescana, hanno accompagnato un gruppo di nove persone, che hanno intrapreso il cammino francescano fino a giungere alla Professione il 19 novembre 2000. Erano anni che non accadeva un avvenimento simile nella fraternità di Bastia e la stessa ministra è stata felice nel vedere “RINASCERE” la fraternità.

Attualmente la fraternità è composta da 14 Professi e 2 Ammessi, ma alcune sono anziane o malate e non possono partecipare agli incontri.

Il 25 maggio 2019 la fraternità OFS, Ordine Francescano Secolare di Bastia Umbra, ha organizzato un incontro presso la chiesa collegiata di Santa Croce, per ricordare le figure francescane che, nel corso della storia, hanno lasciato la loro impronta nella nostra città. Ma soprattutto si è pubblicamente intitolata la Fraternità al Beato Corrado da Offida, per rivalorizzare e riscoprire la figura di questo fedele e instancabile discepolo di San Francesco.

Il Beato Corrado

Nato ad Offida (Ascoli Piceno) nel 1237 da umili genitori. Aveva solo quattordici anni quando, nel 1251, fu accolto nell’Ordine francescano dal ministro generale Giovanni da Parma (1247 – 1257).

Il beato Corrado, aspirando ad una vita di povertàpenitenza e preghiera, secondo la Regola di San Francesco d’Assisi, sebbene fosse dotato di particolari doti intellettuali ed avesse già dato buona prova di sé, preferì per umiltà interrompere gli studi teologici, iniziati nel convento di Assisi per servire i suoi confratelli nei più umili compiti, quali cuciniere, questuante e portinaio.

Inviato nel convento di Forano di Appignano (Macerata) nell’Appennino marchigiano, vi conobbe il beato Pietro da Treia (1227 – 1304), con cui strinse una sincera e fraterna amicizia, che li legherà per tutta la vita, come documentato dai Fioretti di San Francesco:

« Al tempo che dimoravano insieme nella custodia d’Ancona, nel luogo di Forano, frate Currado e frate Pietro sopraddetti, li quali erano due stelle lucenti nella provincia della Marca, e due uomini celestiali; imperciò che tra loro era tanto amore e tanta carità che uno medesimo cuore e una medesima anima parea in loro due, e’ si legarono insieme a questo patto, che ogni consolazione, la quale la misericordia di Dio facesse loro, eglino ve la dovessero insieme rivelare l’uno all’altro in carità»
( dai Fioretti di San Francesco, cap. XLIV – Fonti Francescane n. 1882)

Successivamente, frate Corrado fu inviato al convento di Sirolo (Ancona), ma il suo esempio di penitenza e di umiltà, di cui si era sparsa ben presto la fama, indusse i suoi superiori a destinarlo dapprima a La Verna (Arezzo) e poi gli comandarono di riprendere gli studi di teologia per ricevere il presbiterato. Ordinato sacerdote e destinato al ministero della predicazione, il beato Corrado divenne esemplare per la forza della sua parola, convalidata dal rigore della sua vita, dalla fervida adesione al messaggio e alla tradizione di san Francesco, che lo fecero diventare ben presto una delle personalità più importanti dell’Ordine.

Il beato Corrado modellò la sua vita sulla più ascetica tradizione francescana che egli cercò di apprendere attraverso la testimonianza dei primi compagni di san Francesco, fra i quali il beato Egidio d’Assisi (†1262) e frate Leone (†1271).

Fedele alla Regola francescana specie per quanto riguardava la povertà, insieme con il beato Pietro da Treia  partecipò attivamente al dibattito allora in corso all’interno dell’Ordine, sostenendo apertamente gli “spirituali”, ossia quei frati che intendevano mantenersi fedeli agli ideali austeri del francescanesimo primitivo. E quando gli “spirituali” poterono riunirsi nella Congregazione dei poveri eremiti e fratelli, istituita dal papa Celestino V, anche il beato Corrado, abbandonò l’Ordine francescano per entrare in una delle nuove comunità.

Dopo l’abdicazione di Celestino V (13 dicembre 1294), il nuovo pontefice Bonifacio VIII nel 1295 sciolse la Congregazione dei poveri eremiti, allora il beato Corrado non aderì alla corrente secessionista guidata da Angelo Clareno, ma preferì mantenersi nell’obbedienza: chiamato a giustificarsi davanti al generale dell’Ordine francescano, riuscì a guadagnarsi la sua benevolenza e la sua comprensione, come attestato dallo stesso Clareno nella sua Cronaca delle sette tribolazioni. Riammesso tra i francescani, riprese la sua attività di evangelizzazione, rimanendo rigidamente fedele ai suoi ideali di povertàpenitenza e preghiera.

Morì a Bastia Umbra (Perugia), il 12 dicembre 1306, mentre teneva un ciclo di prediche per l’Avvento, dove venne anche sepolto nella Chiesa Collegiata di Santa Croce in Bastia Umbra.

Nel settembre 1320, le sue spoglie furono trafugate dai perugini e traslate, insieme a quelle del beato Egidio nella Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia e successivamente trasferite nell’attiguo Oratorio di San Bernardino.

Il frate venne beatificato nel 1817 da papa Pio VII, .

Il 11 dicembre 1994, le spoglie del beato Corrado sono state solennemente traslate da Perugia ad Offida e collocate nel terzo altare di sinistra della Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta.

Con grande gioia la fraternità ha condiviso con i presenti questo momento, che verrà ricordato, attraverso una pergamena che la vice Ministra dell’OFS Regionale, Paola Fuciletti, ha consegnato alla fraternità.